“Bergania” è il nome di un posto che non esiste, proprio per questo ci piace pensare che sia il posto ideale. Bergania è un nome inventato dalla contrazione di due città, Bergamo e Verbania, un moderno sincretismo cestistico. Gli amici della palla a spicchi del “Bergania” sono stati impegnati nel fine settimana a Bazzano (Bologna) in un torneo del circuito di basket over 40.
Partiti sabato raggiungiamo Bazzano alla spicciolata ma giusto in tempo per riunirsi a mettere i piedi sotto il tavolo nell’antica Osteria del Rivellino dell’amico Rolando detto “Rollo” che milita nella locale squadra che sarà nostra avversaria. E’ così che tra un paio di primi emiliani ed una sontuosa grigliata invece di fare il “terzo tempo” come nel Rugby noi ci esercitiamo nel “primo tempo” con coltello e forchetta. Ringrazio della splendida ospitalità offertaci a prezzo politico, diventato ancor più oneroso per il nostro oste per il fatto di aver caricato sul prezzo fisso anche qualche birra e un giro di grappe non previste dagli accordi iniziali!
Bazzano è città slow, un grazioso borgo che si distende ai piedi del suo castello, anche se l’edificio più noto è certamente la chiesa di Santa Giusta. A noi, giunti sul posto per la pallacanestro ha colpito più di tutti il palazzetto, in legno, pulito e ben tenuto, con una dedica che lo intitola ad una coraggiosa vittima della mafia “Peppino Impastato”. Ci colpisce perché, nel momento in cui in provincia di Bergamo, a Ponteranica, si mette in pratica una sorta di revisionismo nordista cambiando il nome ad una biblioteca intitolata ad una vittima di mafia, a Bazzano, nel Palazzetto, oltre alla targa vengono esposti, dietro gli spalti dei cartelloni per ricordare a tutti il coraggio di Peppino Impastato.
Le partite iniziano con il nostro grido di battaglia “Ta ède bé” (un autoironico “Ti vedo bene!”), in stretto (per alcuni più o meno) dialetto bergamasco, quasi a dimostrare che le “radici” sono cosa ben diversa dalle barriere.
La prima partita è contro Milano e “i nostri” hanno molti motivi per essere fiduciosi: vengono da una striscia positiva di quattro gare, anche il campionato di prima divisione della bergamasca vede la componente orobica del team in testa alla classifica con quattro vittorie su quattro partite , la squadra si è rafforzata con l’innesto di Alessandro (un glorioso passato in casa “Fulgor” che ora milita in serie A2). Eppure contro una pimpante Milano 3 siamo sotto per gran parte del match, riusciamo a prevalere solo nei supplementari sprecando energie che avremmo pagato a caro prezzo nella seconda partita della giornata.
Alle 14,30 dunque niente da fare contro la nostra “Bestia nera” (sarà questione di colore della maglia?) Bologna Bazzano primi due quarti disastrosi, assolutamente non compensabili dai secondi due giocati punto a punto. Coach Angelo non è contento ma la prende con filosofia e soprattutto, dal momento che abita in provincia di Cremona, non ce lo troviamo in palestra in settimana ad ordinarci “suicidi” punitivi.
E’ ora di passare in rassegna le “attenuanti generiche”:
- i bagordi serali e per alcuni notturni
- le assenze importanti
- la fatica di due partite di seguito aggravata dell’età.
Per chi scrive è doveroso citare a parziale scusante dell’opaca prestazione i lavori in casa che mi vedono partecipare in qualità di uomo di fatica alla ristrutturazione energetica dell’edificio, minando il funzionamento della “macchina da tre”.
EPILOGO: brusco ritorno dal Paese ideale al Paese reale.
Non ho potuto stare con la squadra fino alla fine, dovendo rientrare subito per seguire i lavori domani mattina presto. Ho preso un primo treno da Bologna, un superbo “freccia rossa” con tutti i comfort, 39 € per percorrere 180 km, un’ora tra Milano e Bologna. Velocità inutile perchè ho dovuto aspettare un’altra ora in stazione centrale per spendere 5,40 € per percorrere in una carrozza sporca, senza riscaldamento e a tratti anche senza luce, in circa un’ora e trenta i 96 km che separano Milano da Verbania! Le schizofrenie del Paese in cui ci dibattiamo tutti i giorni.
Altri post sul basket over 40 e dintorni:
Tag:basket
Commenti recenti