Sarà un Natale “camicia”, un Natale “maglione” o un Natale “accappatoio”, penso che se mia suocera avesse più fantasia, nel corso di tanti anni, sarei riuscito ad arrivare a dodici regali diversi così da arrivare a formulare una sorta di previsione oroscopica degli auguri!
Chi mi conosce sa che odio gli auguri alle feste comandate, così come odio i consumi, il Natale è una congiunzione astrale che riesce a far combaciare nello stesso giorno entrambe le sfighe!
Provo ad articolare un ragionamento cercando di evitare di essere “palloso” (l’umore indotto dalla giornata, devo dire non aiuta). Immaginate che io abbia finito la legna per il camino e la debba tagliare, passa di qui un amico, veniamo sul discorso e lui mi dice: “Invece che tagliarla con la motosega, ho appena comprato una bella circolare, ti va se domenica gli diamo un colpetto insieme?” Questo non è un regalo? E per giunta un momento in cui ne avevo veramente bisogno?
Immaginiamo che io vada da questo o da un altro amico e vedendo le piante in giardino mi accorga che hanno bisogno di essere potate perchè perchè è evidente che chi le ha curate non sa farlo. Mi rendo disponibile la prima bella giornata di gennaio. Questo non è un regalo?
Certo, in entrambi i casi, e in mille altri esempi che potrei fare, non abbiamo mosso di un “pilu” il PIL, ma sicuramente abbiamo avuto modo di riconoscerci un una cortesia e di essere, senza danaro, senza obblighi, senza pesi e contrappesi, più felici.
Che il PIL non misuri la felicità se ne era accorto anche Kennedy nel 1968, ma poi le cose hanno preso un’altra strada …
Oggi, forse, per un insieme di cause, legate all’inquinamento, al riscaldamento globale, al picco del petrolio, stiamo prendendo coscienza che la vera ricchezza non è nel consumo ma nella solidità nella sincerità delle relazioni. Stanno nascendo movimenti, come quello delle “Transition Towns” che ci fanno ben sperare per il futuro. Leggete in proposito questo bellissimo articolo di Deborah Rim Moiso anche i media nazionali ne cominciano a parlare, ecco la puntata di Report sui “Consumi difettosi”.
E ora Buon Natale … tutto l’anno!
Postfazione serale:
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